"Il neurodoping invisibile" - Dal minuto 42:49 al 50:40 si discute sul tema della stimolazione elettrica come metodo per migliorare le prestazioni degli sportivi.
Università di Harvard, il professor Emiliano Santarnecchi introduce la tecnica della stimolazione elettrica transcranica come beneficio per gli sportivi nelle attività di potenziamneto muscolare e cognitivo.
"Sono dei cambiamenti fini che anche a livello temporale avvengono nell'arco di pochissimi millisecondi che rappresentano uno scambio di informazioni continuo verso il cervello che analizza tutta l'informazione e decide se correggere il programma motorio e la traiettoria iniziata, oppure no".
Continuando, afferma che, ad oggi: "il gesto sportivo non si riduce più al correre più veloce possibile o al nuotare più veloce possibile, ma riguarda quello che succede in testa". Per questo, per formare nuovi campioni, ci si affida spesso alla tES con la quale si inviano dall'esterno segnali elettrici ai neuroni potenziando così la loro attività.
Il neurologo evidenza infine che "lo strumento non è invasivo, si agisce in modalità transcranica dove, inducendo campi elettrici a bassissima intensità per un tempo adeguato, si riesce a modulare l'attività cerebrale dell'area sottostante agli elettrodi".
Viene in seguito mostrata un'applicazione pratica su un ciclista ed una tennista. La percezione della fatica può essere legata anche ad un fattore psicologico e non solo fisico, la stimolazione perciò su aree della corteccia prefrontale porta ad uno stesso miglioramento nella performance atletica e della percezione da parte degli atleti di essere meno affaticati alla fine della prestazione.
In conclusione: nonostante il trattamento sembri così facile da utilizzare per la sua versatilità e maneggevolezza, è importante capire che vengono rilasciate stimolazioni che interagiscono direttamente con il cervello e che se fatte per un tempo e durata significativi possono cambiare l'attività cerebrale, si raccomanda pertanto maggiore cautela nell'utilizzo.
In questi centri utilizzano il nostro stimolatore elettrico transcranico StarStim 32 e il software NIC2 di Neuroelectrics.
Video disponibile al seguente link.