Trajectories of improvement with repetitive transcranial magnetic stimulation for treatment-resistant major depression in the BRIGhTMIND trial

Briley, P. M.; Webster, L.; Lankappa, S.; Pszczolkowski, S.; McAllister-Williams, R. H.; Liddle, P. F.; Auer, D. P.; Morriss, R.
Abstract:
Repetitive transcranial magnetic stimulation (rTMS) is an established non-invasive brain stimulation treatment for major depressive disorder, but there is marked inter-individual variability in response. Using latent class growth analysis with session-by-session patient global impression ratings from the recently completed BRIGhTMIND trial, we identified five distinct classes of improvement trajectory during a 20-session treatment course. This included a substantial class of patients noticing delayed onset of improvement. Contrary to prior expectations, members of a class characterised by early and continued improvement showed greatest inter-session variability in stimulated location. By relating target locations and inter-session variability to a well-studied atlas, we estimated an average of 3.0 brain networks were stimulated across the treatment course in this group, compared to 1.1 in a group that reported symptom worsening (p < 0.001, d = 0.893). If confirmed, this would suggest that deliberate targeting of multiple brain networks could be beneficial to rTMS outcomes.
Patologie/Applicazioni:
Anno:
2024
Tipo di pubblicazione:
Articolo
Parola chiave:
TMS; stimolazione magnetica transcranica; depressione; depressione maggiore
Testata scientifica:
npj - mental health research
Mese:
06
Nota:
Questa ricerca si pone come obiettivo quello di trovare delle classi di miglioramento in cui suddividere i soggetti sottoposti a rTMS e iTMS. Come database di partenza viene utilizzato quello ricavato tramite il progetto BRIGhTMIND dell’università di Nottingham e finanziato dal National Institute for Health and Care Research (NIHR). Il progetto è nato proprio per fornire dei dati affidabili sulla stimolazione magnetica transcranica, conducendo lo studio in doppio ceco e con una popolazione controllata e adeguata. Il metodo utilizzato è il latent class growth analysis, che assicura che la crescita di individui appartenenti alla stessa classe sia omogenea, gli autori hanno trovato 5 classi di miglioramento in cui suddividere i 255 soggetti sottoposti al trattamento: 2 di queste mostrano un miglioramento netto e costante sin dall’inizio, contenendo il 36% dei soggetti, la terza ha un plateau iniziale che sfocia in un miglioramento a partire dalla settima sessione (21%) la quarta classe non mostra miglioramenti fin quasi alla fine del trattamento, con un alla crescita che comincia a partire dalla diciottesima sessione. Solo il 5% appartiene all’ultima classe e contiene i soggetti che hanno avuto difficoltà durante il trattamento o hanno riscontrato peggioramenti. Interessante notare che il punto più basso della traiettoria, intorno alla quindicesima sessione, è poi seguito da un rapido miglioramento fino alla fine dello studio.
DOI:
10.1038/s44184-024-00077-8
Hits: 179

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