La TMS potrebbe essere un'opzione di trattamento utile per il disturbo da uso di cocaina.
Che la cocaina sia una droga che crea dipendenza che può avere effetti estremamente gravi sulla propria salute mentale e fisica è un fatto ben noto.
Che attualmente non esista un trattamento medico approvato per il disturbo da uso di cocaina (CocUD) e che gli interventi comportamentali si sono dimostrati di utilità limitata, è ampiamente documentato in vari studi.
La domanda è: la stimolazione cerebrale non invasiva potrebbe essere una possibilità? Il gruppo di ricerca italiano, guidato dai professori Luigi Gallimberti e Antonelli Bonci, ha indagato per oltre 5 anni se la TMS possa essere un'utile opzione terapeutica per CocUD. I risultati clinici raccolti da oltre 1.000 pazienti hanno spianato la strada a uno studio randomizzato, controllato in doppio cieco.
La neuroscienziata Graziella Madeo che attualmente lavora come coordinatrice scientifica presso la Fondazione Novella Fronda e come consulente in neurologia presso lo Studio Gallimberti-Bonci & Partners è ottimista: "Crediamo che abbia il potenziale per essere un certificato approvato dalla FDA o approvato CE per la dipendenza da cocaina".
"Lo studio ha dimostrato che il trattamento con TMS è stato accompagnato da riduzioni di lunga durata nel consumo di cocaina, con la prima ripresa del consumo di cocaina avvenuta dopo una media di 91 giorni dall'inizio del trattamento con TMS. Per la coorte di tossicodipendenti trattati come di consueto, sotto forma di terapia individuale o di gruppo, è stato segnalato il primo intervallo di cocaina a 50 giorni”, afferma Graziella Madeo.
Durante il periodo di follow-up, la TMS è stata prima somministrata di nuovo settimanalmente, quindi mensilmente, profilatticamente o se si è verificata una ricaduta del consumo di cocaina. "È interessante notare che abbiamo osservato che la diminuzione della frequenza della TMS non era accompagnata da un aumento delle ricadute nell'uso di cocaina. Nel tempo abbiamo osservato lunghi periodi di astinenza tra le recidive. Pertanto, la graduale riduzione delle sessioni di TMS non ha lasciato i pazienti più vulnerabili alle recidive ", afferma Graziella Madeo.
Un'altra osservazione cruciale è stata la riduzione del consumo di cocaina: "La frequenza media del consumo di cocaina era inferiore a 1 giorno al mese rispetto alla frequenza settimanale di utilizzo prima del trattamento", afferma Graziella Madeo. Sottolinea inoltre che "la TMS può essere somministrata in modo sicuro, poiché gli eventi avversi correlati alla TMS erano rari, sia durante il trattamento effettivo sia durante il periodo di follow-up".
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