Oltre psicoterapie o farmaci. Uno studio italiano ha appena messo in evidenza l'efficacia di una tecnica chiamata "stimolazione magnetica transcranica ripetuta" (in sigla rTMS) in un gruppo di otto pazienti con ludopatia.
Uno studio italiano ha appena messo in evidenza l'efficacia di una tecnica chiamata "stimolazione magnetica transcranica ripetuta" (in sigla rTMS) in un gruppo di otto pazienti con ludopatia. Secondo gli autori, la procedura, completamente non invasiva, potrebbe aprire nuove prospettive terapeutiche promettenti per questo e altri disturbi. La ricerca, cui ha preso parte l'Università G. D'Annunzio di Chieti insieme ad altri ospedali e centri italiani e internazionali, è pubblicata sulla rivista European Addiction Research.
"Di fatto si usano dei magneti in prossimità della cute che stimolano alcune aree cerebrali", spiega Fabrizio Fanella, direttore sanitario del Centro La Promessa, centro per il trattamento delle dipendenze patologiche, che ha preso parte allo studio. "Pertanto non è per nulla invasiva". E i risultati si vedono, prosegue Fanella. "Non è la prima volta che la impieghiamo nell'ambito della ricerca: un nostro precedente studio ha mostrato gli effetti benefici nella dipendenza da cocaina".
Leggi l'articolo completo
Il Centro La Promessa utilizza il nostro stimolatore magnetico MagPro R30.